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Da Palafavèra al Rifugio Sonino al Coldài, al Rifugio Tissi e al Rifugio Vazzolèr
Dislivello: in salita 850 m; in discesa 650 m
Lunghezza: circa 14 chilometri
Tempo netto: ore 6
Sentiero: 564, 556, 560 (563)
Difficoltà: E

Dalla Statale 251, oltre il camping di Palafavèra, si stacca a ovest la stradina militare chiusa al traffico automobilistico, segnata n. 564, che porta alla Casèra di Pióda. Da qui si segue la buona mulattiera segnata n. 556 che sale l’ampio e magro pascolo fino a giungere al Rifugio “Adolfo Sonino” al Coldài, 2132 metri.
Ore 2 da Palafavèra

Il Rifugio Sonino al Coldài, eretto nel 1911 e ristrutturato nel 1999, sorge all’estremità settentrionale del grandioso Gruppo della Civetta, alla testata della Val de le Ziolère, presso la Forcella Coldài. Di proprietà della Sezione di Venezia del CAI, è aperto dal 20 giugno al 20 settembre e fa servizio d’alberghetto con 83 posti letto e 8 nel locale invernale; servizi igienici interni con acqua calda e doccia; illuminazione con gruppo elettrogeno; Stazione di Soccorso del CNSAS “118”; telefono rifugio +39 0437 78 91 60.

Al Rifugio Sonino al Coldài inizia uno dei tratti più maestosi dell’Alta Via delle Dolomiti n. 1, poco faticoso e senza alcuna difficoltà. Consente la visione della grande muraglia settentrionale della Civetta, la “Parete delle Pareti”, la Wand der Wände dei tedeschi che amano moltissimo questa montagna.
Dal Rifugio si sale in breve alla Forcella Coldài, 2191 m, e si scende l’opposto versante per la conca ghiaiosa fino sulla riva del grazioso Lago Coldài, 2143 m, nel quale si specchiano le ardite pareti sovrastanti.
Costeggiando il lago sulla riva occidentale si sale alla Forcella di Col Negro, 2203 m, dalla quale si gode di una grande visione, dalla Torre d’Alleghe alla vetta della Civetta.
Ora il sentiero scende un po’ nella Val Civetta vera e propria, trascurando le tracce che vanno in direzione delle pareti da qui ben visibili e quanto mai superbe e vertiginose. Poi, dalla depressione di quota 2030 m, risale fino all’ampia Forcella del Col Reàn, 2107 metri. Poco prima della forcella si stacca a destra (nord ovest) il sentiero n. 563 che porta, con breve salita, al Rifugio “Attilio Tissi”, 2250 m, quasi in vetta al Col Reàn da dove si gode di una incomparabile veduta sul Lago di Alleghe a nord ovest e sulla immensa Civetta a est.
Ore 2 dal Rifugio Sonino al Coldài.
Ore 4 da Palafavèra.

Il Rifugio Tissi ricorda l’ottimo alpinista e parlamentare bellunese ed è di proprietà della Sezione di Belluno del CAI. Sorto quasi in vetta al Col Reàn nel 1963 e ampliato nel 1986, è aperto dal 20 giugno al 20 settembre con servizio d’alberghetto con 49 posti letto, più 20 nel ricovero invernale; servizi e acqua calda con doccia all’interno; illuminazione tramite gruppo; Stazione di Soccorso del CNSAS “118”; telefono rifugio +39 0437 72 16 44.

Dal Rifugio Tissi conviene ritornare alla Forcella del Col Reàn a riprendere il sentiero n. 560 che scende prima verso sud ovest, poi a sud verso il pittoresco Pian de la Lòra, passando per ciò che resta del Casón di Col Reàn, 1895 m, dominato dalle bastionate gigantesche della Cima De Gasperi, Su Alto e Terranova. Salendo dolcemente si perviene alla Sella di Pelsa, 1914 m, con incantevole vista sui Cantoni di Pelsa, aghi giganteschi di dolomia contorta.
Continua la splendida passeggiata attraverso il Pian di Pelsa sotto la parete ovest della Torre Venezia, quindi si scende nei pressi della vicina piana verde di pascolo delle Case Favretti da dove si entra in una stradicciola che passa sotto la possente parete sud della Torre Venezia.
Infine si attraversa un bosco fitto e all’improvviso si giunge all’oasi di pace dove sorge il Rifugio “Mario Vazzolèr”, 1714 metri.
Ore 2 circa dal Rifugio Tissi.
Ore 6 da Palafavèra.

Il Rifugio Vazzolèr, di proprietà della Sezione di Conegliano Veneto del CAI, costruito nel 1929 e ristrutturato nel 1992, è aperto dal 15 giugno al 20 settembre con servizio d’alberghetto e 52 posti letto più 10 nel locale invernale; energia elettrica; servizi esterni e interni, acqua calda e doccia; Stazione di Soccorso del CNSAS “118”; telefono rifugio 0437 66 00 08. Email: vazzoler@email.it

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